Un secchio vuoto
finito e riverso
fra rami d’un albero.
Nemmeno una goccia
a bagnar l’erba.
La terra secca
a bocca aperta.
Piccoli passeri
affamati in attesa.
D’una madre morta.
Un tronfio cacciatore.
Un intingolo
a dar sapore
a farina sul fuoco.
E giù di vino
ridanciano e ostile
col buzzo di fuori
denti malmessi
e barba incolta.
Il fucile a terra
e cartucce a cintura
Penne e piume
trofei di volatili
uccisi a pallini.
Troppo facile.
Crudele la rosa
che non è fiore
è non è mira.